L’Africa sta ora entrando in un nuovo capitolo della sua storia lunga milioni di anni. E sta correndo più veloce di qualsiasi altro continente al mondo, anche se potrebbe non sembrare così. Non vediamo ancora la differenza, infatti, ma ce ne renderemo presto conto. Forse prima di quanto pensiamo. Ad esempio, in Africa c’è una nazione che ha già adottato il nuovissimo sistema monetario telematico della criptovaluta Bitcoin. È la Repubblica Centrafricana (CAR). La CAR è la seconda nazione al mondo a farlo, dopo El Salvador in America. Il continente africano sta lasciando l’Europa e la società occidentale “al palo” della corsa?
Cosa è il Bitcoin e come si usa
La parola BITCOIN indica una criptovaluta, ovvero un sistema di pagamento in valuta internazionale progettato e nato per computer e aziende “smart”. È stato creato nel 2009 da un gruppo anonimo conosciuto con il “nome d’arte” di Satoshi Nakamoto. Si può scrivere la parola “bitcoin” sia con la prima lettera maiuscola (se fa riferimento al sistema) che in minuscolo (se si intende il denaro stesso).
Bitcoin non utilizza un consiglio centrale o una banca principale, è ancora un mistero basato principalmente su database e complicati sistemi finanziari. La difficoltà nel comprenderlo e nell’usarlo rende il mondo sospettoso nei suoi confronti, ecco perché pochissime aziende e nazioni hanno deciso di usarlo. E usarlo è un grande atto di coraggio e responsabilità.
Il sistema che governa questa moneta consente il possesso e il trasferimento di monete in forma pseudo-anonima; consente un risparmio e un accumulo solo sui dispositivi digitali; consente a “terze parti” di agire come banche per conto di questa valuta, anche se non è chiaro quale sia il loro ruolo. Il “portafoglio” digitale degli utenti bitcoin ha un indirizzo identificato da un codice alfanumerico di 25 (ma arriva fino a 36) caratteri. Però è completamente visibile e non più segreto o privato. Se non siete dei veri esperti nell’uso del sistema Bitcoin, potreste averne danni e un alto rischio di grandi perdite di denaro.
Repubblica Centrafricana e Bitcoin
La CAR – Repubblica Centrafricana – era una colonia francese, ma è diventata indipendente nel 1960. La sua economia si basa sul lavoro minerario, sulla produzione e sul commercio di oro, diamanti, petrolio e uranio. Questo rende solo poche persone ricche, mentre la maggioranza della popolazione è molto povera. Ribellioni e guerre civili, principalmente tra musulmani e cristiani, rendono la situazione politica e sociale non sufficientemente sicura per il turismo.
Ma gli affari delle molte aziende europee e americane che hanno bisogno di acquistare qui oro, diamanti e petrolio – oltre alla diffusa corruzione – hanno spinto il governo a cercare un nuovo cambiamento. Un cambiamento molto moderno del sistema economico. Così è arrivato il bitcoin come nuova moneta di stato nel 2022, sostituendo il vecchio Franco CAR. I bitcoin potrebbero anche aiutare il turismo nella nazione, non appena la situazione lo consentirà. Sebbene alcuni esperti economisti affermino che questa scelta sia una decisione folle e prematura, le nuove alleanze della CAR con banche e imprese russe la stanno rendendo sempre più reale.
Maggiori informazioni sulla Repubblica Centrafricana
Territorio arido formato da altipiani rocciosi che fanno da spartiacque per alcuni importanti fiumi (Ciad, Congo, Nilo), la Repubblica Centrafricana ha un clima tropicale. Il nord secco è molto caldo, mentre al sud ci sono due stagioni, una secca e una piovosa. Questo fa apparire il paesaggio una savana a nord e una foresta pluviale a sud. Due grandi catene montuose completano la geografia: i monti Bongos (1368 m) e gli Yadés (1420 m).
Il territorio politico è composto da 14 province, qui denominate “prefetture”, con capitale Bangui. Questa città di 800.000 abitanti ha una storia millenaria, ma iniziò a svilupparsi come centro urbano durante la colonizzazione europea (XVIII secolo). I principali monumenti e architetture da ammirare sono: l’antico centro storico francese, la cattedrale cattolica di Notre Dame, il Palazzo Bokassa, lo zoo locale, il Museo Boganda.
Bangui è anche famosa per l’“anomalia magnetica”, uno dei più grandi fenomeni di questo tipo nella crosta terrestre. È una variazione locale del campo geomagnetico del nostro pianeta e ha il suo centro proprio su questa città. L’anomalia ha la forma di un’ellisse, costituita da tre parti. L’equatore magnetico passa per quello centrale. Gli scienziati hanno la prova di questo fatto, ma il motivo per cui ciò accade proprio qui è un mistero molto interessante – e ancora irrisolto.
(traduzione dall’inglese di Grazia Musumeci)