L’itinerario dell’altopiano di Shira è stato a lungo l’unica via per scalare il Kilimangiaro. Fu sostituito, in seguito, con le piste di Lemosho e Mweka ma di recente è stato recuperato e oggi è una delle vie più affascinanti per il grande vulcano, sebbene non molti turisti lo scelgano per un safari. Il problema è l’altitudine. Il punto di partenza è infatti a 3500 metri di altezza, quindi la scalata inizia già in forte debito di ossigeno e con possibili altri sintomi sgradevoli. Ma se siete in grado di sopportare questo, vivrete una delle ascese più incredibili, tra panorami mozzafiato. Il percorso è per lo più pianeggiante, ma non per questo facile. Siate pronti a ogni situazione. In ogni caso, vi piacerà!
Il lungo cammino verso l’accesso a Shira
Lasciando Moshi in macchina, farete la prima fermata al Londorossi Gate per fare rifornimento. Quindi, qualche altra ora di viaggio in auto fino a 3500 metri, allo Shira Gate. Questa è allo stesso tempo una buona e una cattiva cosa. I turisti affronteranno immediatamente l’altitudine e tutti i suoi problemi, da un lato. Ma dall’altro vi si abitueranno molto presto, dato che si inizia a camminare subito. La prima parte del viaggio è tra i boschi, con piccole salite, fino all’altopiano e al Campo Simba.
La strada verso le Torri di Lava
Il secondo giorno lascerete Simba e percorrerete una strada abbastanza facile, tra le pianure e le brughiere. Lungo il percorso ammirerete la Cattedrale di Shira, una gigantesca roccia vulcanica circondata da torri e pinnacoli. Una vista meravigliosa che non dimenticherete facilmente! Arriverete a Shira 2, dove potrete fermarvi e riposare per la notte. Il terzo giorno sarà più difficile. Il percorso vi porterà su e giù per un deserto di lava, salendo e discendendo a 4000 metri. Vedrete le Torri di Lava e il Muro di Barranco, incredibili monumenti della natura che solo il Kilimangiaro può offrire. La sosta notturna è al Campo Barranco.
Quando Shira incontra Mweka
Il quarto giorno è il giorno della dura arrampicata. Da Barranco arriverete al campo Karanga e qui dovrete abituarvi alla nuova altitudine a oltre 5000 metri. Dopo l’acclimatazione, continuerete il quinto giorno fino al ghiacciaio del Barafu. Qui dormirete al rifugio omonimo, dove il percorso di Shira incontra la più famosa Mweka Road, che si collega ad altri tre itinerari. Godetevi l’ultima notte di relax, perché il giorno dopo inizia la parte più difficile.
Arrivare a Uhuru Point
Il sesto giorno è una dura giornata di cammino. Lungo la strada, però, ammirerete già i panorami più belli: il monte Kibo, il monte Mawenzi, il cratere-ghiacciaio di Stella Point, la valle sottostante. È una strada lunga e difficile per Uhuru Point ma quando arrivate, così vicino alla vetta di 6000 metri del Kilimangiaro,vi sentiete felici. La discesa inizierà lo stesso pomeriggio e vi conduirrà verso un punto diverso. Non a Moshi ma a Mweka, dove l’auto del tour operator verrà a prendervi.