Masai Mara è probabilmente l’area naturale più conosciuta al mondo. Ogni documentario televisivo sulla natura ha descritto questa regione, almeno una volta. Tutti abbiamo sognato avventure, tramonti incredibili, paesaggi selvaggi osservando la migrazione degli gnu, la corsa delle gazzelle, i leoni che inseguono le loro prede. Abbiamo tutti immaginato quei guerrieri scuri e magri nei loro abiti colorati… l’orgoglioso popolo Masai che cammina per lunghe distanze, veloce e scalzo. La magia di questo luogo diventa realtà non appena si ha la possibilità di fare un safari laggiù. Non perdete l’occasione di fare questa esperienza.
Masai Mara, memoria del mondo
Masai Mara non è un parco nazionale, anche se molte persone pensano che lo sia. È stato creato nel 1961 come riserva locale e presto è diventato una Riserva Naturale Nazionale. Ma non si è mai trasformato in un vero parco nazionale a causa dei molti problemi che questo avrebbe causato alla popolazione Masai. Avevano bisogno della loro terra sacra e il Kenya ha permesso loro di continuare a vivere e lavorare nella regione. Masai Mara è la memoria del mondo, l’immagine di come questo poteva sembrare prima che gli uomini apparissero sulla Terra.
Su un’area di 1510 kmq, enormi praterie attraversate da fiumi stagionali sono punteggiate di boschi di acacia. Il territorio confina con aree vulcaniche, altre riserve naturali (Mara Serengeti, in particolare) e con le terre pastorali del popolo Masai. Il clima che genera questo paesaggio è caldo e secco, fatta eccezione per due stagioni delle piogge: aprile e maggio (le “lunghe piogge”) e novembre e dicembre (“brevi piogge”). La quota più alta della riserva è di 2180 metri. Dista 224 km da Nairobi.
Fauna selvatica del Masai Mara
Gli animali più famosi del Masai Mara sono ovviamente gli gnu. Corrono attraverso l’intero territorio durante la loro migrazione che diventa anche un’occasione per i predatori di inseguirli e mangiare. Altri animali meravigliosi da ammirare qui sono le zebre, i topis, le gazzelle di Thomson, i rari rinoceronti bianchi. Protagonisti del Masai Mara sono anche i “grandi animali africani”: leoni, leopardi, ghepardi, bufali, elefanti.
In alcune parti della riserva ammirerete antilopi e, naturalmente, giraffe. Oltre 470 specie di uccelli, la maggior parte dei quali sono rapaci, volano sulle praterie. Nei due grandi fiumi – Mara e Talek – nuotano ippopotami e coccodrilli. I tour operator organizzano safari per lo più tra luglio e settembre, ovvero il periodo delle Grandi Migrazioni. In quei mesi gazzelle, antilopi, zebre, elefanti ma soprattutto gnu si spostano dal Serengeti al Masai Mara e viceversa producendo uno spettacolo naturale incredibile. Un’esperienza straordinaria.
Il popolo Masai
Il turismo nella Riserva del Masai Mara coinvolge anche il popolo Masai. Gli stranieri possono entrare nelle terre della tribù, visitare le fattorie Masai, i loro pascoli, i loro villaggi. Sarete sempre i benvenuti nella vita di queste persone e avrete la possibilità di incontrarle e parlare con loro. Potete acquistare i loro oggetti e vestiti fatti a mano e assistere ai loro rituali tradizionali. I ranger locali sono molto severi sul numero di persone che possono entrare e avvicinarsi alla comunità, perché non si deve comunque invadere la vita quotidiana delle persone.
Informazioni utili sulla riserva
Masai Mara è la riserva con il maggior numero di alberghi, campeggi, hotel e villaggi turistici.
Ci vorrebbero meno di 4 ore di macchina per arrivarci da Nairobi, ma le pessime condizioni delle strade locali lo rendono impossibile. Quindi, l’aereo è la soluzione migliore. Da qualsiasi aeroporto del Kenya partono voli diretti per le piste di atterraggio del Masai Mara, che sono numerose (Mara Serena Airfiled, Musiara, Keekorok, Ngerende…).
Dovrete pagare 80 Dollari per il biglietto d’ingresso – ridotto a 40 per i bambini. Si consiglia vivamente di prenotare il soggiorno e l’ingresso oltre al safari.
Al Masai Mara potrete sicuramente: andare ad ammirare gli animali, le migrazioni, sorvolare la riserva su grandi mongolfiere. Potrete anche fare safari a piedi, safari fotografici, birdwatching, vivere incontri culturali con la popolazione locale.
Traduzione dall’inglese di Grazia Musumeci