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Eye on Africa

 

Viaggio nel Masai Mara keniano: la terra dei “Big Five”

Il Masai Mara in Kenya è il parco naturale più famoso del mondo, quello – per intenderci – che si vede in quasi tutti i documentari sulla fauna africana. Eppure non è protetto a livello nazionale, non è un vero “parco nazionale”, ma solo una “riserva faunistica”. Che tuttavia ricopre grande importanza e muove l’economia del Kenya con il turismo dedicato. Un viaggio nel Masai Mara … ne richiede almeno altri tre! Esteso su 1500 km quadri, il parco ospita anche i “big five”, i cinque grandi animali simbolo dell’Africa e dei safari. Scopriamo insieme quali sono… e dove trovarli.

Alla scoperta del Masai Mara

La riserva del Masai Mara sorge nella terra dei Masai attraversata dal fiume Mara, lungo la linea dei vulcani detta Great Rift Valley. Una parte della riserva sconfina in Tanzania e inoltre costeggia l’altro famoso parco faunistico, il Serengeti. La maggior parte del territorio è formato da pianure steppose e da savane, ma dove inizia il “rift” si possono trovare anche delle foreste.

Il territorio è diventato riserva protetta nel 1961 ma a differenza dei veri e propri parchi nazionali è diretto da enti regionali e da compagnie private. Alcuni servizi sono a pagamento e molto costosi, ma la riserva offre molto in termini di accoglienza. Non ultima la possibilità di dormire dentro i confini degli habitat dei grandi animali, in piena sicurezza.

masai mara 4 Cosa vedere al Masai Mara

I cinque grandi simboli della fauna africana vivono qui tutto l’anno: il leone, il leopardo, l’elefante, il bufalo e il rinoceronte (sia bianco che nero) sono i veri protagonisti dei safari e delle escursioni nel Masai Mara. Il parco è il loro habitat e basta spostarsi di poco per ritrovarli, in quasi ogni zona del territorio.

Altri animali arrivano al Masai Mara durante le stagioni delle piogge, o degli accoppiamenti. Per esempio, gli gnu, le zebre, le gazzelle di Thompson, i coccodrilli, gli ippopotami e le iene fanno parte della popolazione stagionale della riserva. Si uniscono a loro, i lupi africani, gli sciacalli, i gatti selvatici, le antilopi e migliaia di specie di uccelli (tra cui molti rapaci). I gruppi di animali più numerosi sono gli gnu e le antilopi.

Le escursioni al Masai Mara si possono svolgere a piedi, in jeep ma anche … in mongolfiera, soprattutto durante le grandi migrazioni. Dall’alto, lo spettacolo delle mandrie e dei branchi in corsa è qualcosa di unico! (traduzione dall’inglese di Grazia Musumeci)

masai mara 2Quando andare, cosa portare

Tutto l’anno è perfetto per visitare il Masai Mara. Tutto dipende da cosa vorrete vedere. I leoni e i predatori sono più attivi tra gennaio e marzo.

Le grandi migrazioni dei branchi, invece avvengono tra luglio e ottobre.

Portate – e indossate – sempre maniche e pantaloni lunghi, con scarpe ben chiuse. Non dimenticate mai: cappelli, occhiali da sole, crema anti zanzare, protezione solare, acqua (a volontà!), dispositivi per fare foto! Gli abiti devono essere di colore neutro e mai troppo vistosi. Evitate anche gioielli e elementi luccicanti.

Come arrivare, dove alloggiare

Il Masai Mara si raggiunge con voli nazionali da Nairobi alla pista di atterraggio della riserva stessa, con tempi che vanno da 45 minuti e un’ora di viaggio. Alcuni tour operator propongono anche transfer in auto, dalla capitale, ma occorrono tra le sei e le otto ore di viaggio su strade non certamente perfette! Una volta nel parco, però, la scelta delle escursioni sarà variegata e interessantissima. Alcune zone del parco e alcuni servizi sono a pagamento. Si può alloggiare dentro il parco stesso ( https://www.masaimara.com/index.php#homepage-portfolio ).

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